Il disturbo ossessivo-compulsivo è un disturbo d'ansia che si caratterizza da ossessioni (idee, pensieri, immagini.. ) e compulsioni (comportamenti ripetitivi) tanto gravi da causare forte disagio alla persona che deve dedicare gran parte della propria giornata al loro svolgimento.
Le ossessioni più frequenti sono pensieri ripetitivi di contaminazione (per esempio da germi portati da uccelli, oppure dallo sporco portato dal contatto con altre persone..) oppure da dubbi insistenti e intrusivi ( come aver investito qualcuno in automobile, non aver spento il gas, oppure il timore di perdere improvvisamente il controllo e poter fare del male a qualcuno, ecc). Lo sforzo della persona di ignorare i propri pensieri intrusivi e sgradevoli lo porta a tentare di neutralizzarli mettendo in atto azioni o pensieri rituali (ovvero le compulsioni) che hanno lo scopo di ridurre l'ansia generata dalle ossessioni.
Le compulsioni non sono realmente correlate a ciò che dovrebbero neutralizzare oltre ad essere evidentemente eccessive. La persona che soffre di un disturbo ossessivo compulsivo riconosce (o in qualche momento ha riconosciuto) l'eccesso del suo problema, pur non riuscendo a resistere all'impulso di dover mettere in atto le compulsioni. Il compiemento del rituale, infatti, serve a placare l'ansia generata dall'ossessione, ma in realtà cronicizza il problema aggravandolo poichè incrementa un circolo di comportamenti disfunzionali. Per questo è necessario intervenire sui processi disfunzionali perchè è ciò che viene fatto per placare l'ansia che in realtà la amplifica ed incrementa.
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